Nutrigenomica – Le nuove frontiere dell’alimentazione canina

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  1. Admin Vittoria
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    Un nuovo modello per il trattamento delle malattie croniche canine basato sull’interazione tra nutrizione e DNA.

    Londra, Inghilterra (Giugno 27, 2005) – I medici ed i nutrizionisti incoraggiano continuamente le persone a selezione attentamente i cibi per prevenire l’insorgenza di malattie e per mantenere un ottimo stato di salute. Per esempio, i broccoli, il the verde e le carote sono note per i loro benefici per la salute negli esseri umani. Secondo le ultime scoperte nel campo della genomica e in quello della nutrizione, alcuni cibi possono persino prevenire numerose malattie genetiche anche negli animali domestici.

    La nutrigenomica è una scienza relativamente nuova, che studia l’interazione tra il patrimonio genetico e il modo in cui i nutrienti trovati in certi cibi potrebbero rappresentare un valido supporto nella prevenzione di malattie specifiche. L’applicazione della nutrigenomica inoltre, permette agli scienziati di comprendere meglio la natura delle malattie genetiche. Fino ad oggi, sono state identificate circa 450 malattie genetiche canine, che variano a seconda della razza. La nutrigenomica è quindi una premessa importante per la prevenzione di molte malattie, sia in campo medico che veterinario.

    Il Professore John Innes, del Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Liverpool, ritiene che l’applicazione della nutrigenomica, sostenuta dalla costante ricerca genetica, rappresenta l’inizio di una nuova via da seguire per il trattamento di diverse patologie croniche, che permetterà di ridurre notevolmente i rischi di interventi invasivi e degli effetti collaterali delle terapie farmacologiche.

    “La scienza della nutrigenomica fornisce indizi importanti per comprendere come e perché alcune razze canine sono maggiormente predisposte a determinate patologie e ci aiuta a creare nuovi mezzi per la prevenzione e la cura delle malattie. Noi sappiamo che il passaggio dallo stato di buona salute a quello patologico si verifica attraverso particolari alterazioni di natura genetica, che possono essere influenzate dall’assunzione di particolari fattori dietetici o di alimenti industriali. Sulla base di queste conoscenze, possiamo studiare più a fondo il concetto di terapia nutrizionale nel trattamento delle malattie debilitanti nell’uomo e nel cane” afferma il Prof. John Innes.

    Via Cinomania.net
     
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