La genetica dei colori

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  1. Admin Vittoria
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    Prima di prendere in considerazione tutte le mutazioni che determinano le varie espressioni cromatiche e spiegarne i meccanismi di trasmissione, vorrei spendere due parole sulla formazione del colore nel cane.

    Innanzitutto è bene precisare che tutti i colori sono formati da un solo pigmento: la melanina. Essa si presenta sotto due forme diverse, varianti dello stesso pigmento, essendo la seconda uno stadio di ulteriore sviluppo della prima.

    La feomelanina è un pigmento costituito da granuli di forma sferoidale con colorazione che varia dal crema pallido al giallo, al fulvo, fino a giungere al mogano intenso tipico nei setter irlandesi, con l'aumentare del loro diametro. Un ulteriore addensamento dà luogo all'eumelanina, che è tanto più scura quanto più grossi e addensati sono i granuli. La sua massima espressione è data dal colore nero, ma può anche essere marrone o blu (ai nostri occhi grigio).

    Il mantello bianco, invece non è un colore, bensì un non-colore perché costituito da peli che non contengono pigmento.

    Questi due pigmenti, nelle innumerevoli possibilità di manifestarsi e combinarsi tra loro o con eventuali parti del corpo apigmentate, creano tutti i colori dell’universo canino.

    Nel lupo e nei canidi selvatici eumelanina e feomelanina sono entrambe presenti, mescolate in una combinazione di peli chiari, scuri, zonati e con varie concentrazioni di pigmento. Il risultato è il tipico mantello "agouti" o grigio lupo, scomparso in quasi tutti i cani domestici, salvo in un numero limitato di razze (Alaskan Malamute, Elghund, rari Pastori Tedeschi, ecc.). In particolare, il pelo agouti è caratterizzato dalla presenza di alcune sedi fisse in cui è presente la sola feomelanina (garretti e parte interna degli arti, lati del muso, pasticche sopra gli occhi, triangoli al petto, perineo e parte inferiore della coda). Su tutto il resto del corpo abbiamo peli zonati, con punta nera e banda feomelaninca gialla su ogni singolo pelo. Il sottopelo è generalmente grigio, di intensità diversa da soggetto a soggetto. Un'altra caratteristica del mantello agouti è la diversa intensità della feomelanina sulle varie parti del corpo: varia dal quasi bianco ai lati del muso al rosso carico dei peli sul dorso.

    Le mutazioni che hanno modificato il mantello lupino, determinando le innumerevoli espressioni cromatiche del cane, possono essere suddivise in quattro gruppi:

    1) mutazioni che regolano una diversa distribuzione sul corpo di eumelanina e feomelanina (non agouti, aumento delle zone focate, inibizione dell'eumelanina, inibizione della feomelanina, tigrature, carbonature, maschera nera)

    2) fattori di riduzione o diluizione della eumelanina: grigio, argento, marrone, blu (quest'ultimo produce effetti anche sulla feomelanina)

    3) fattori di riduzione o diluizione della feomelanina (rosso, crema, bianco latte)

    4) fattori di inibizione di tutte le melanine (pezzato, roano, merle).

    Tutto questo è sintetizzato nella tabella che segue. Più avanti si esamineranno le singole mutazioni nel dettaglio, con esempi specifici e pareri sulle dispute ancora aperte tra i genetisti. Non tutti, sono infatti ancora d'accordo sui meccanismi di trasmissione di alcuni geni.

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    Fonte: https://digilander.libero.it/millenniumdogs/genetica.htm
     
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