FEBBRE MACULOSA CANINA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE

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  1. AdminLulù
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    Da ora in poi la chiameremo RMSF (Rochy Mountain spotted fever) per comodità, termine che viene dalla sua abbreviazione.

    La malattia compare in Europa nel 1993 ed appartiene al folto gruppo delle malattie trasmesse dalle zecche.

    L’infezione colpisce sia l’uomo che gli animali cane compreso e viene trasmessa tramite batteri Gram-Negativo, che appartengono alla famiglia delle Rickettsiacae, tribù Rickettsiae genere Rickettsia.

    Pertanto le zecche rappresentano il vettore principale della malattia. Questo parassita è in grado di sopravvivere nelle cellule parassitate; la sua vita media è estremamente ridotta quando viene esposto agli insulti dell’ambiente esterno.

    PATOGENO E VETTORE


    Come su detto trattasi di Gram Negativi estremamente piccoli, immobili, con riproduzione binaria. Rispetto ad altri batteri il suo ciclo riproduttivo è lungo ed avvine tra le otto-sedici ore.

    Con la riproduzione infettano cellule nuove dopo aver distrutto la cellula ospite.

    Le zecche femmine infette possono deporre nuove uova infette.

    Per cui, proprio a causa di questo tipo di trasmissione, la progenie di una zecca infetta risulta in grado di trasmettere l’infezione durante il pasto di sangue ad un nuovo ospite.

    Il periodo che intercorre tra la fissazione della zecca sul cane e la sua trasmissione varia tra le cinque-venti ore. Mentre la sua sintomatologia clinica si presenta in genere tra i tre-cimque giorni.

    I principali serbatoi di infezione sono cani e roditori.

    I DANNI DEL PATOGENO

    A causa del pasto di sangue di una zecca infetta il batterio raggiunge rapidamente il sistema circolatorio e linfatico. Proprio grazie a quest’ultimo si dirama ai piu’ svariati distretti dell’organismo: cute, sistema nervoso centrale, apparato respiratorio, urinario, cuore, milza, fegato, pancreas e canale digerente.

    Il batterio predilige le pareti venule, arteriale e capillari, se ne può pertanto dedurre la sua attiva moltiplicazione ed i suo danni.

    La distruzione progressiva delle pareti vasali porta di conseguenza un processo infiammatorio a carico dei vasi, che inevitabilmente portano a necrosi ed aumento della permeabilità vascolare. Quest’ultimo danno comporta il passaggio dei liquidi e delle cellule del sangue negli spazzi extravascolari con conseguenza di edemi, emorragie, abbassamento della pressione sistemica e shock.

    Le lesioni delle pareti vascolari sono l’origine di trombociti. Comunque la riduzione piastrinica non risulta la causa delle emorragie ma queste sono dovute ai processi infiammatori a carico delle pareti vasali.

    QUADRO CLINICO

    Considerata la modalità di trasmissione del batterio, il cane puo’ contrarre RMSF in primavera o estate. Il decorso della malattia in genere risulta inferiore a due settimane dominato da sintomi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, associato a febbre spesso elevata, ridotta risposta agli stimoli, vomito, diarrea e sintomi neurologici.

    Infatti si possono verificare edemi a livello del sistema nervoso centrale a causa dei danni vascolari, con conseguente insorgenza dei problemi neurologici talvolta mortali.

    Non sono rare le anomalie della posizione degli occhi, testa e corpo, ipersensibilità cutanea, perdita di coordinazione, indifferenza agli stimoli, convulsioni e crisi epilettiche.

    Si riscontrano anche casi di scolo nasale o oculare purulento, aumento della frequenza respiratoria, tosse, edema scrotale e orchite.

    Inoltre l’emorragia retinica puo’ essere la fase precoce della malattia, mentre le alterazioni renali ed il collasso cardio circolatorio insorgono, in genere, in fasi piu’ tardive.

    Non ci sono razze particolarmente predisposte, sebbene qualche uno ha riscontrato casi piu’ gravi nel Pastore Tedesco e Siberian Husky

    DIAGNOSI

    La diagnosi, vista l’elevata variabilità dei sintomi, puo’ essere emessa solo dopo un iter molto scrupoloso.

    Gli esami di laboratorio ci segnaleranno una diminuzione piastrinica moderata ed in fase iniziale anche una riduzione dei globuli bianchi.

    Con l’evolversi del quadro clinico si puo’ osservare anemia. Ulteriori alterazioni sono negli enzimi epatici.

    Comunque la diagnosi definitiva si ottiene solo con esami di laboratorio specifici.

    PREVENZIONE

    Cercare di non far andare il cane a contatto con il vettore in grado di trasmettere l’infezione. Pertanto sono utili tutti i trattamenti antiparassitari, controllo giornaliero del mantello, specie si sono frequentate zone a rischio.

    Nel caso un cui si dovesse rinvenire una zecca sulla cute del cane è importantissimo rimuoverla il piu’ rapidamente possibile, ricorrendo al veterinario o seguire scrupolosamente le sue indicazioni.
     
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