LE DISCOPATIE NEL CANE

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  1. AdminLulù
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    Le malattie del disco intervertebrale, o discopatie, sono patologie di frequente riscontro nel cane. Come spesso accade in medicina, sono nate molte denominazioni per il medesimo problema, alcune corrette (discopatie, ernie discali, estrusioni o protrusioni discali) altre
    meno corrette (paralisi del Bassotto, spondiloartrosi del Bassotto, colpo della strega, paralisi del Pastore tedesco etc.). Le discopatie nel cane e nell'uomo presentano caratteristiche differenti. La differenza più saliente è la tendenza a manifestarsi nel cane con sintomi più gravi. Nell'uomo infatti le discopatie sono frequentemente lombari e i segni clinici per lo più rappresentati da dolore lombare, nel cane invece le compressioni sono più spesso toraco-lombari e al dolore alla colonna si associa spesso debolezza di varia gravità fino alla paralisi.
    A livello lombare, nell'uomo, le discopatie causano la compressione delle radici nervose, strutture molto resistenti. A livello toraco-lombare, invece, le compressioni sono a carico del midollo spinale, una struttura molto delicata e più sensibile agli effetti compressivi prodotti dalle discopatie. I segni clinici associati sono spesso molto gravi e le conseguenze possono essere invalidanti. Nel cane la maggior incidenza delle patologie discali è tra i soggetti giovani, con frequenza maggiore fra i 4 e 6 anni di età. Possono esserne colpiti cani di
    ogni razza, tuttavia le razze di piccola taglia e in particolare le razze “condrodistrofiche” (Bassotto, Pechinese, Shih-Tzu, Beagle, Cocker
    spaniel, ecc…) hanno un incidenza di tali patologie notevolmente superiore. Nelle razze condrodistrofiche sono colpiti più frequentemente soggetti anche di pochi anni di età, nelle razze di taglia grande sono colpiti più frequentemente soggetti di età più avanzata. La diagnosi di discopatia nel gatto, invece, è rara. Le sedi più frequenti di lesione sono a livello toraco-lombare, cervicale, e lombosacrale (articolazione tra l'ultima vertebra lombare ed il sacro). I segni clinici dipendono dalla sede della lesione, dalla velocità con cui si instaura la compressione e dalla massa del disco estruso. Casi iniziali e meno gravi manifestano solo dolore alla colonna vertebrale. La dolorabilità in sede toraco-lombare è manifestata dal paziente con un incurvamento della colonna vertebrale che viene definito cifosi.


    Cane con incurvamento della colonna vertebrale (cifosi)

    Il proprietario spesso interpreta il dolore acuto come dolore addominale. Tuttavia il dolore addominale, soprattutto se protratto, è di solito associato a inappetenza e vomito o diarrea. E’ molto importante saper riconoscere i primi segni clinici del dolore vertebrale
    perché intervenendo tempestivamente, le probabilità di successo, anche di un trattamento non chirurgico, sono altissime. Se non si imposta un trattamento adeguato i segni clinici tendono a progredire, spesso rapidamente, con alterazioni della deambulazione fino alla
    paresi o alla paralisi.


    Cane con paralisi degli arti posteriori

    Gli episodi più gravi sono caratterizzati dalla paralisi che può essere associata alla perdita della sensibilità dolorifica a carico degli arti posteriori. Il dolore cervicale si accompagna a rigidità del collo e ad un portamento basso della testa, il dolore può essere così intenso da non essere localizzabile.


    Cane con dolore del tratto cervicale (collo)

    L A DIAGNOSI

    I pazienti con dolore alla colonna vertebrale o disturbi dell'andatura dovrebbero essere sottoposti al più presto a visita clinica poiché spesso la probabilità di successo è influenzata dalla precocità del trattamento. Durante la visita clinica il medico veterinario può sospettare la presenza di una patologia discale, tuttavia, i segni clinici sono comuni anche ad altre patologie neurologiche e la differenziazione è possibile unicamente con il ricorso alla diagnostica per immagini (mielografia, tomografia computerizzata-TC, risonanza magnetica -RM). L'esame radiografico andrebbe effettuato, ogniqualvolta fosse possibile, in sedazione o in anestesia generale. La dolorabilità intensa, spesso manifestata nel cane con uno stato di rigidità nucale o toraco-lombare, provoca infatti artefatti radiografici che possono indirizzare verso diagnosi non corrette.


    Radiogramma ben posizionato: la morfologia di ognivertebra e spazio discale può essere apprezzato appieno.

    L'esame radiografico può permettere di escludere patologie vertebrali quali traumi, infezioni o tumori, e di sospettare la presenza di una discopatia ma non consente di valutare sede ed entità di una compressione midollare di natura discale.


    Diminuzione dello spazio discale. Questo è un quadro sospetto di discopatia ma va confermato con una RM o una Tc.

    Un reperto frequente, ma non molto importante ai fini della diagnosi, è la presenza di dischi calcificati nelle razze di piccola taglia o di spondilartrosi nelle razze non condrodistrofiche. Questi reperti testimoniano la presenza di dischi degenerati, il che non corrisponde necessariamente alla presenza di una estrusione o protrusione discale. In alcuni casi è possibile apprezzare diminuzione dello spazio intervertebrale o presenza di materiale discale calcificato a livello del forame intervertebrale.


    Forame vertebrale normale (freccia bianca) e forame vertebrale con un’area radioopaca (freccia nera). Anche in questo caso il sospetto di discopatia va confermato con una TC o RM.

    Per una diagnosi certa è indispensabile un esame mielografico, una TC o una RM. Tutte queste indagini sono eseguite in anestesia generale, e quindi vengono sempre eseguiti prima i necessari accertamenti (analisi del sangue, valutazione cardiologica). La mielografia è stata per anni l’esame fondamentale nello studio delle patologie spinali nel cane nel gatto. Questo esame consiste nell'introduzione, tramite un ago spinale, di un mezzo di contrasto iodato a livello sub-aracnoideo (lo spazio sub aracnoideo è uno degli involucri del midollo spinale).


    Esame Mielografico nella norma.


    Compressione ventrale (freccia) di probabile natura discale.

    La mielografia è un buon test diagnostico, tuttavia può accompagnarsi a effetti collaterali anche gravi, in particolare convulsioni e aggravamento spesso transitorio del quadro clinico. L’avvento della TC e, in seguito, della RM ha consentito di abbandonare quasi completamente la mielografia. TC e RM hanno inoltre una maggiore sensibilità diagnostica rispetto alla mielografia. La risonanza magnetica (RM) è la tecnica di elezione in medicina umana nello studio delle patologie della colonna vertebrale.

    IL TRATTAMENTO
    Le discopatie nel cane sono patologie che oggi il medico veterinario sa e può trattare. Il trattamento varia in funzione di numerosi fattori, tra cui principalmente la gravità dei segni clinici e la durata. In generale è consigliabile il trattamento medico in pazienti:

    • con solo dolorabilità alla colonna vertebrale o deficit neurologici minimi;
    • le cui condizioni (età, stati di malattia associati) sconsigliano di affrontare l'anestesia generale necessaria per la mielografia e per la chirurgia.

    La base del trattamento conservativo è il riposo assoluto; in alcuni casi, si consiglia il riposo in gabbia. Purtroppo alcuni cani sembrano agitarsi maggiormente quando vengono limitati in gabbia per cui la modalità più efficace per limitarne l'attività viene scelta anche in base al
    carattere del soggetto. Abitualmente è raccomandabile far muovere l'animale solo al guinzaglio per pochi minuti due o tre volte al giorno e,
    nei cani con dolore cervicale, sostituire il collare con una pettorina. Se i segni clinici migliorano nelle prime due settimane è consigliabile protrarre il trattamento per altre due al termine delle quali la normale attività del paziente andrà ripresa molto gradualmente. L'uso di anti infiammatori è molto controverso. E' opinione di molti ricercatori che l'uso di questi farmaci nelle ernie discali nei nostri pazienti sia generalmente controindicata, soprattutto nelle forme che colpiscono i cani di piccola taglia. In questi pazienti è infatti frequente osservare peggioramenti anche gravi in corso di trattamento. Nei cani di grossa taglia, e nelle discopatie cervicali in genere, purché associando un riposo assoluto, è possibile utilizzare anti infiammatori steroidei e non steroidei, pur con i limiti e i rischi esposti.
    Il trattamento chirurgico è consigliabile:

    • in pazienti che non migliorano con il trattamento conservativo anche quando è presente unicamente dolore spinale;
    • in pazienti con medi o gravi deficit neurologici.

    La maggiore probabilità di successo in casi di discopatia si ottiene comunque con la chirurgia. La gravità dei segni clinici iniziali e la loro durata prima della chirurgia determinano la gravità della prognosi. La probabilità di successo del trattamento chirurgico varia dal 94% al
    54% dei casi in funzione della gravità. La chirurgia, quando necessaria, andrebbe eseguita prima possibile e, in assenza di sensibilità dolorifica, assolutamente entro le 24-48 ore dall'insorgenza. Il periodo post operatorio è molto delicato. In particolare la fisioterapia e le cure infermieristiche sono fondamentali. E’ imperativo mantenere i pazienti ben puliti e su superfici morbide per evitare piaghe da decubito.
    Almeno 2-3 volte al giorno sarà necessario eseguire movimenti passivi delle articolazioni e aiutare il paziente nei movimenti. La fisioterapia va iniziata al più presto. Il periodo di ricovero in clinica è normalmente di pochi giorni. Nella maggior parte dei pazienti una normale funzionalità motoria viene ristabilita in un tempo variabile dalle 2 alle 8 settimane. Alcuni pazienti possono richiedere periodi
    di fisioterapia anche di molti mesi. Le patologie discali sono purtroppo una evenienza frequente in medicina veterinaria ma fortunatamente non più invalidanti quanto lo sono state in passato. La gestione clinica di questi pazienti può essere complessa, tuttavia un trattamento veterinario tempestivo e una stretta collaborazione da parte del proprietario possono portare alla risoluzione del problema in un numero
    molto elevato di pazienti.

    Fonte http://www.gruppocvit.it/ext/cvitfiles/Fil...atie%202010.pdf
     
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  2. patrizia .rosmin
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    ho un problema con il mio beagles maschio di 4 anni, sabato scorso dopo aver avvertito un lamento di dolore scendedo le scale , ho notato che il mio cane si erano bloccate le zampe posteriori, subito ho capito la gravitaì della cosa ed ho portato iln cane dal vet, che mi ha diagnosticato una discopatia, ovvero nella lastra non c erano segni di fratture!!!! è stato trattato da subito con flebo di cortisone per tre gg, ora vedo un miglioramento , ma noto che il cane cammina , sta in piedi, ma notp una certa curvatura nella colonna e volevo sapere se guarira' del tutto!!! grazie mi risponda
     
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1 replies since 4/4/2011, 14:15   5444 views
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