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Admin Vittoria.
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Le origini del chihuahua non sono del tutto note: sebbene, infatti, la razza sia universalmente riconosciuta come di provenienza messicana, non è ancora chiaro se sia autoctona oppure sia stata importata in Messico in epoca remota.
I progenitori dei chihuahua più lontani nel tempo di cui abbiamo notizia certa sono i techichi, cani che vennero allevati dai Toltechi, una popolazione vissuta nella regione del Messico all’incirca 3000 anni fa, probabilmente a scopi religiosi. Gli attuali chihuahua, secondo le ipotesi più accreditate, sarebbero frutto di incroci tra i discendenti dei techichi che si trovavano in Messico all’epoca dei conquistadores e i cani importati in quella zona dagli stessi conquistadores.
Successivamente la razza assunse la denominazione di chihuahua dal nome di una città messicana, per ragioni ancora da accertare, e si diffuse nella zona prospiciente agli Stati Uniti. Nei primi del ‘900 i chihuahua arrivarono negli USA, dove furono molto apprezzati, e da lì si diffusero, prima in Nord America, poi in tutto il mondo. Anche negli ultimi anni la popolarità dei chihuahua è enormemente cresciuta.
In Italia, in particolare, si è registrato un grande e costante aumento della diffusione della razza, che dimostra quanto questi piccoli cani siano graditi. Le esposizioni di bellezza annoverano un numero sempre maggiore di soggetti, ma il numero dei candidati altamente qualitativi non è altrettanto cresciuto. La grande richiesta e la conseguente commercializzazione portano, infatti, grandi problemi, in quanto la selezione della razza viene penalizzata a scapito del mercato: ci si allontana sempre più dallo standard previsto dall’FCI, dando origine a soggetti con gravi difetti patologici, oppure si creano inesistenti differenze di taglia (tea cup, pocket, toy, nano, medio).
Questo accade nonostante gli allevatori siano consapevoli che la sola differenza riconosciuta tra i chihuahua è il pelo (corto o lungo). Lo standard, comunque, non è indifferente all’evoluzione della razza: infatti quello più recente, datato 24/03/2004, ha introdotto modifiche sostanziali riguardanti le caratteristiche morfologiche dei chihuahua. Se in precedenza il chihuahua tipo era descritto come di forma rettangolare armonica, ora la forma rettangolare non è menzionata ed è stata, invece, introdotta la forma quasi quadrata; inoltre, secondo le ultime direttive, il soggetto deve essere piccolo e compatto, particolarmente armonioso, con tonica muscolatura e forte ossatura e la lunghezza del suo corpo deve essere leggermente superiore rispetto all'altezza al garrese.
Di particolare importanza è la testa, che è necessariamente a forma di mela e grande, pur mantenendosi di proporzioni eleganti e armoniche; sono da considerare un difetto il muso troppo largo o troppo appuntito, gli occhi piccoli, troppo grandi o prominenti, le orecchie molto appuntite o inserite troppo in alto o i padiglioni auricolari troppo grandi, le labbra devo essere nette e non pendenti. Il peso minimo ideale è stato modificato da 0,5 kg a 1,5 kg e il peso massimo da 2,5 kg a 3,0 kg; non vengono, invece, date indicazioni sull’altezza al garrese e la lunghezza del tronco. Questo significa che non si devono fare valutazioni sulla massa volumetrica ma solo sul peso.
Le caratteristiche di un chihuahua ottimale sopra citate sono presenti soprattutto in alcuni allevamenti italiani che, grazie a un lavoro costante e metodico, dimostrando grande competenza e professionalità, sono riusciti a esportare i loro soggetti in tutto il mondo.
Un buon allevatore dovrebbe cercare, rispettando i canoni stabiliti, di creare un proprio tipo che si differenzi, per le sue caratteristiche, da altri esemplari.ISCRIZIONI AI LIBRI GENEALOGICI
NEGLI ULTIMI 10 ANNI
1997: 366
1998: 410
1999: 413
2000: 554
2001: 617
2002: 726
2003: 770
2004: 989
2005: 1110
2006: 1177
Paolo Tartaro
Fonte: www.enci.it/rivista/articolo.php?an...ero=07&ordine=2
Edited by Admin Vittoria - 27/4/2011, 17:51.