LA GRAVIDANZA ISTERICA

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  1. AdminLulù
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    LA GRAVIDANZA ISTERICA



    Il termine tecnico per indicare la pseudogravidanza, o “gravidanza isterica”, è pseudociesi. Il termine fu coniato da John Mason Good dal greco pseudes (falsa) e kyesis (gravidanza) nel 1823.
    La gravidanza isterica colpisce il 50-70% delle cagne e può verificarsi già dopo il primo calore.
    La cagna che ne è affetta presenta tutti i tipici segnali della gravidanza pur non essendo avvenuto il concepimento, compresi l’aumento di dimensioni dell’utero, il turgore della mammella, la secrezione lattea, la preparazione del nido e l’eventuale adozione di piccoli giocattoli come surrogati dei neonati, a volte si può osservare un modesto flusso vulvare mucoso poco abbondante. La cagna tenderà a camminare portando con se pupazzi e giochi e potrà avere episodi di vomito o diarrea. Inoltre, è generalmente più affaticabile, più nervosa, emette gemiti e tende a non stare mai ferma. L’appetito potrà subire dei cambiamenti notevoli e vanno dall’estrema voracità all’inappetenza. I sintomi compaiono sempre entro il secondo mese dal calore (più precisamente, dalla fase dell’estro) e possono persistere anche per trenta giorni, culminando con la vera e propria produzione di latte.
    Da notare che la gravidanza isterica non colpisce più frequentemente una razza rispetto alle altre.
    Cosa avviene realmente? La pseudociesi non è una patologia, bensì un evento fisiologico. Il corpo luteo assicura il mantenimento dell’estradiolo e del progesterone plasmatici a dei tassi comparabili a quelli di una femmina gravida. Si ha la secrezione, da parte dell’asse ipotalamo-ipofisario, di ormoni deputati al controllo della produzione di latte, il che permette lo sviluppo delle ghiandole mammarie e della successiva montata lattea. Questo processo si osserva in natura soprattutto tra i canidi selvatici, come lupi grigi, iene e licaoni. Durante il periodo dei calori solo le femmine di grado elevato -le cosiddette femmine “alfa”- hanno il diritto di accoppiarsi con il maschio dominante. A due mesi dal periodo degli accoppiamenti anche le femmine di grado inferiore iniziano a produrre latte e, in caso di necessità (morte della madre) i cuccioli continuerebbero ad essere nutriti grazie al latte di femmine che in realtà non hanno mai partorito. Pertanto questo comportamento, basilare per la sopravvivenza allo stato brado, si è tramandato alle nostre cagne domestiche.
    I rischi e i rimedi: le mammelle aumentano di volume e diventano gonfie e turgide con produzione di liquido sieroso e poi latte; si può avere febbre, notevole dolore anche al semplice contatto e grosso rischio di mastiti. Vi sono cagne che, con l’intento di alleggerire la congestione legata alla ritenzione lattea, succhiano le loro stesse mammelle: in tal modo, però, non fanno altro che mantenere la lattazione. In questi casi, per interrompere la montata del latte, bisogna assolutamente impedire la suzione tramite pomate o creme dal gusto sgradevole.
    E’ sempre consigliabile rivolgersi al veterinario che valuterà la terapia più idonea. Solitamente la terapia farmacologica consiste nella somministrazione di farmaci antiprolattinici, ovvero farmaci che antagonizzano l’ormone prolattina responsabile della produzione lattea. A questa terapia è necessario associare una terapia comportamentale: vanno infatti rimossi tutti gli oggetti che nell’animale risvegliano l’istinto materno e determinano un’accentuazione dell’impulso a coltivare le cure ai cuccioli finti, la cagna andrà portata fuori più volte al giorno per distrarla, fare lunghe passeggiate può essere di grande aiuto. Infine, sempre sotto controllo medico, si possono associare sedativi se l’animale si presenta agitato e spray o unguenti dal gusto sgradevole per evitare i fenomeni di autosuzione. Fra gli effetti collaterali dei farmaci antiprolattinici, il più importante è che possono indurre vomito. Anche la dieta può essere d’aiuto per superare la gravidanza isterica, meglio nutrire la propria cagna con una dieta povera di proteine e grassi. Il trattamento sicuramente più drastico ed estremo nel caso di frequente comparsa di pseudogravidanza dopo il calore è quello dell’intervento chirurgico con asportazione delle ovaie, operazione che deve essere effettuata però in assenza dei sintomi della gravidanza isterica, preferibilmente durante la prima fase dell’estro.

    Fonte www.vitadacani.info/2008/11/08/195/
     
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