IL RICHIAMO

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  1. AdminLulù
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    Una delle cose su cui bisogna lavorare molto bene è il richiamo ed è quello che solitamente crea più problemi ad un proprietario.
    Avere il controllo sul cane in qualsiasi situazione, deve essere prerogativa di ogni padrone per tutelare la sicurezza del cane e per essere tranquilli in ogni momento. Quando si parla di controllo, si intende il riuscire ad interrompere ogni azione che il cane sta svolgendo, in ogni momento e questo sarà sicuramente molto più efficace se il cane avrà rispetto, fiducia e un buon rapporto con il suo padrone. È desiderio di tutti noi avere un cane che ogni volta che lo chiami arriva scodinzolando, ma la maggior parte delle volte questo non accade, anzi ci si ritrova ad arrabbiarsi e rincorrerlo di qua e di là per recuperarlo! La fiducia ed il rispetto non ci sono dovuti, si devono conquistare sul campo, sono condizioni che nascono e si fissano durante la vita quotidiana con la coerenza comportamentale e la semplicità del linguaggio.
    Gli errori da non commettere sono pochi, ma molto importanti: usare male il linguaggio del corpo e utilizzare punizioni inutili, servono esclusivamente per allontanare il cane da noi e per incrinare quel rapporto che fino ad ora abbiamo costruito passo dopo passo con fatica.

    Cosa non fare:


    • non rincorrere il cane, cosa che
    diventerebbe un bellissimo gioco
    in cui lui scappa e voi lo prendete,
    rendendovi faticosa ogni
    uscita quotidiana.
    • non chiamare il cane ripetute volte,
    perché così facendo il richiamo
    diventerà poco importante e
    gli insegnerà a tornare solo quando
    ne ha voglia. Ricordare che i
    comandi vanno dati una volta
    sola.
    • non urlare contro il cane, per lui
    sarà molto difficile avvicinarsi a
    voi sentendovi arrabbiati, venirvi
    incontro deve essere un piacere,
    non una tortura!
    • non richiamare il cane solo ed
    esclusivamente quando dovete
    tornare a casa, perché richiamarlo
    anche mentre è al
    parco, per poi lasciarlo libero
    nuovamente.
    • se il cane tarda a tornare, per
    nessun motivo dovete sgridarlo
    quando arriva!! Anzi, fategli molte
    feste, se le ricorderà per la
    volta successiva.

    Ora valutiamo praticamente come comportarsi per insegnare al cane a ritornare quando lo chiamate. Iniziare sempre con delle situazioni
    molto semplici, si può cominciare addirittura con un guinzaglio lungo che faciliterà le cose.

    Fase di lavoro:

    • lasciare libero il cane e –
    quando volete – chiamatelo
    dicendo ”VIENI”
    • aspettate qualche secondo:
    se il cane torna subito da voi,
    abbassatevi (esprimendo
    così con il linguaggio del corpo
    la vostra affettuosa accoglienza),
    dite “BRAVO” e
    lodatelo con coccole, complimenti,
    afferratelo dolcemente
    e infine dategli il bocconcino.
    • se lui non torna, allora scappate
    via e appena si accorge
    che ve ne state andando e vi
    vien dietro, abbassatevi e
    rinforzate nello stesso modo.
    •se anche l’andare via non
    causa alcuna reazione da
    parte del vostro cane, che
    resta dov’è noncurante della
    situazione, allora sparite
    dalla sua visuale, nascondetevi
    e aspettate che lui si accorga
    di essere rimasto solo.
    A quel punto lasciate che vi
    ritrovi e al suo arrivo lodatelo
    con mille complimenti: la
    prossima volta al suono del
    richiamo tornerà sicuramente
    più velocemente!!

    Quello che deve entrare nella testa del vostro cane è che quando sente il vostro richiamo deve correre il più spedito possibile da voi per non essere lasciato solo e perché voi avete mille sorprese da proporgli, molto più interessanti di ciò che lo distrae. Se siete in due o più, potete anche divertirvi a giocare con lui facendolo correre da uno all’altro usando sempre il comando “VIENI” e premiandolo ogni volta: imparerà così giocando a correre da voi sempre felicissimo, sapendo ciò che gli spetta. Allorché pensate che il cane abbia capito cosa gli state chiedendo aumentate il grado di difficoltà: chiamatelo quando è distratto da qualcosa, provate a richiamarlo mentre sta annusando
    qua e la, infine provate a farlo quando è in mezzo ad altri cani. Quella sarà la prova più difficile ma vi darà un sacco di soddisfazioni. Cercate comunque sempre di richiamare il cane quando può ascoltarvi, sarà inutile richiamarlo mentre sta rincorrendo un suo simile o è nel bel mezzo di una lotta: imparate a chiamarlo nel momento in cui si ferma a riprendere fiato, così che possa essere più facile per lui arrivare da voi. Il richiamo resta una delle principali regole per avere un cane sotto controllo e sarebbe molto utile insegnarglielo
    fin da piccolo. Se siamo in grado di diventare la fonte più importante di risorse per il nostro cane, non ci sarà nemmeno l’occasione che egli non abbia piacere a tornare da noi scodinzolando!!

    Fonte www.continentalidaferma.it/cani/cegal18.pdf
     
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