LA DISPLASIA DEL GOMITO NEL CANE

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  1. AdminLulù
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    LA DISPLASIA DEL GOMITO NEL CANE

    Che cos'è la displasia del gomito?

    La displasia del gomito (ED, dall?inglese Elbow Displasia) consiste in uno sviluppo anomalo dell'articolazione del gomito.
    Le anomalie più comuni che costituiscono le lesioni primarie sono rappresentate da:
    1) frammentazione del processo coronoideo mediale dell'ulna (FCP, dall?inglese Fragmented Coronoid Process)
    2) osteocondrite dissecante (OCD) dell'omero
    3) mancata unione del processo anconeo dell'ulna (UAP, dall?inglese Ununited Anconeal Process)
    4) incongruenza articolare (Inc)
    Una qualsiasi di queste lesioni primarie può causare un'artrosi di gomito precoce ed irreversibile, spesso responsabile di dolore e zoppia. Sebbene le lesioni primarie si manifestino durante il periodo di accrescimento del cucciolo, l'artrosi conseguente è spesso progressiva durante il corso della vita e pertanto la displasia del gomito può invalidare per sempre la deambulazione del cane colpito.

    Quali razze sono più colpite?

    Le razze più predisposte a sviluppare questa patologia sono il Bovaro del Bernese, Rottweiler, il Labrador Retriever, il Pastore Tedesco, il Terranova ed il San Bernardo sebbene sia stata riscontrata in molte altre razze.

    Quali sono le cause della displasia del gomito?


    La displasia del gomito è una malattia poligenica, con l'interazione cioè di più geni, e multifattoriale , dove l'alimentazione ed il controllo dell'attività fisica possono influenzare la gravità dei sintomi nel singolo soggetto, ma non prevengono la malattia e non riducono il rischio di trasmissione alla prole.
    I cani affetti dalla malattia sono più inclini a produrre cuccioli malati rispetto a cani sani e più grave è l'artrosi nei genitori più alta è la probabilità che essi generino cuccioli malati.

    GENITORI % DI MALATTIA NELLA PROLE
    NORMALE x NORMALE 31%
    NORMALE x LEGGERMENTE DISPLASICO 43%
    NORMALE x MEDIAMENTE/GARAVEMENTE DISPL. 48%
    DISPLASICO x DISPLASICO 56%

    Come viene diagnosticata la displasia del gomito?

    I segni clinici della displasia del gomito sono i seguenti:
    1) zoppia a carico degli arti anteriori
    2) dolorabilità all'iperflessione o iperestensione del gomito
    3) andatura rigida, incerta, soprattutto se sono colpiti, come spesso accade, entrambi i gomiti.

    Come si cura la displasia del gomito?

    Il trattamento individuale di cani affetti da displasia del gomito è volto a minimizzare il dolore sofferto dall'animale e a rallentare la progressione dell'artrosi. La terapia conservativa consiste nel controllare l'attività fisica, ridurre il peso corporeo e somministrare farmaci anti-infiammatori. I frammenti di osso staccati possono essere rimossi chirurgicamente con un intervento che reca giovamento a molti cani, anche se l'artrosi tende a progredire indipendentemente da qualsiasi tipo di trattamento.

    Che cos'è una malattia subclinica?

    I cani che presentano zoppia possono essere considerati come la punta di un Iceberg. Moltissimi cani non zoppicano e sono affetti da artrosi del gomito in modo asintomatico, altri sono fenotipicamente indenni, cioè non presentano segni clinici o radiografici, ma sono comunque portatori sani dei geni della malattia.
    Se i cani affetti da malattia subclinica vengono impiegati per la riproduzione, essi producono molti più cuccioli displasici rispetto ai cuccioli nati da genitori sani, soprattutto se nell?albero genealogico sono presenti molti soggetti affetti da displasia.

    Come si può ridurre l'incidenza della displasia del gomito?

    Poichè la displasia ha una componente ereditaria significativa, l'incidenza può essere ridotta semplicemente allevando e destinando alla riproduzione cani sani, in particolare quelli provenienti da linee di sangue con la più bassa incidenza di displasia.
    Il successo del programma di prevenzione dipende da più fattori: elevata percentuale di animali della stessa razza che partecipano ai programmi di controllo; elevata qualità degli esami radiografici valutati da esperti qualificati; comunicazione dei risultati agli allevatori affinchè possano selezionare solo linee di sangue a basso rischio di malattia, dalle quali scegliere i riproduttori.

    Qual è il protocollo diagnostico per la displasia del gomito?

    Il protocollo diagnostico radiografico per evidenziare la displasia del gomito è molto semplice. Lo screening dei cani appartenenti a razze predisposte dovrebbe essere eseguito all'età di almeno 12 mesi.
    E' bene valutare entrambi i potenziali genitori ed un numero più ampio possibile di soggetti consanguinei.
    E' necessario radiografare entrambi i gomiti: si richiede almeno una radiografia in posizione laterale flessa, ma in molti paesi sono richieste più proiezioni. Le pellicole poi vengono esaminate da una centrale di lettura accreditata.

    Come vengono valutate le radiografie?

    I radiogrammi vengono esaminati da un esperto o da una commissione di esperti accreditati ed ogni cane è classificato nel seguente modo:

    normale grado 0
    displasico grado I (lieve artrosi)
    grado II (media artrosi)
    grado III (grave artrosi)

    Il grado di artrosi è determinato dalle dimensioni degli osteofiti (speroni ossei) localizzati in punti specifici dell'articolazione del gomito. Possono essere inoltre evidenziate le lesioni primarie.

    Conclusioni

    Idealmente, andrebbero scelti per la riproduzione solo soggetti con gomiti normali e comunque non dovrebbero mai essere impiegati soggetti con artrosi di grado II e III. Seguendo questo protocollo, l'incidenza della displasia del gomito potrebbe essere ridotta anche nelle popolazioni più colpite.



    Fonte www.cvmvet.it/articoli/index.php?id=42&start=47
     
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