PATOLOGIE DEL CAVO ORALE

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  1. AdminLulù
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    Le patologie odontoiatriche, soprattutto di cani e gatti, sono spesso sottovalutate dai proprietari di animali domestici.

    Cerco di dare una breve e semplice panoramica dei problemi odontoiatrici più diffusi.

    Le patologie più frequenti possono essere distinte tra quelle che interessano il cavo orale e quelle parodontali (che coinvolgono, oltre alle gengive, anche l’apparato osseo).



    Tra le patologie del cavo orale che più frequentemente colpiscono cani e gatti abbiamo:

    - la stomatite
    , ossia un’infiammazione della mucosa della bocca e dei tessuti orali in genere, con arrossamento, che può portare ad anoressia e difficoltà nella prensione e nella deglutizione del cibo.

    - le fratture dentali, che spesso sono causa di dolore e che possono portare ad ascessi e granulomi (rigonfiamenti infiammatori solitamente di origine infettiva).

    - la parodontopatia
    , un’infiammazione soprattutto delle gengive che può portare ad ascessi, fratture, infezioni ossee, fistole (comunicazioni anomale per lo spurgo di secrezioni, quali pus o siero, che non hanno tendenza a chiudersi).

    PATOLOGIE PARODONTALI

    La causa principale di patologia parodontale è l’accumulo di placca, costituita per lo più da batteri e detriti alimentari che, aderendo allo smalto del dente, favoriscono l’insorgere della carie (era bello, volevo scriverlo, mi sembra di partecipare a uno spot televisivo di un dentifricio). La mancata rimozione della placca dentale può portare all’insorgenza di gengivite, retroazione gengivale e tasche parodontali, le quali portano ad un accumulo di detriti in uno spazio, o tasca, creatosi tra la gengiva e il dente stesso.
    Inoltre i batteri possono infettare l'intero organismo, soprattutto cuore, reni e fegato, determinando patologie più complesse.

    Anche se a volte presentano sintomi quali alitosi, diminuzione dell’appetito, riluttanza ad assumere cibi duri e dolore durante la masticazione, le nostre bestiole difficilmente mostrano in modo evidente i disagi.
    È quindi consigliabile un controllo periodico dal veterinario per valutare se sia il caso di effettuare una pulizia dentale (detartrasi).
    La detartrasi, generalmente eseguita con apparecchi ad ultrasuoni in anestesia generale, è accompagnata dalla successiva lucidatura, che permete di ritardare l’accumulo della placca garantendo una corretta e duratura igiene orale.

    [ informazioni dalla Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria (SIODOV) ]

    INFEZIONI E NECROSI DELLA POLPA DENTALE

    Le patologie endodontiche sono causate da una infezione della polpa dentale.


    Polpa dentale necrotica a seguito di frattura dentale

    I denti sono elementi vitali e vengono naturalmente nutriti attraverso l’apporto ematico fornito dai vasi della polpa,nella stessa sono presenti anche delle terminazioni nervose che possono causare dolore in corso di pulpite.


    Reazione periapicale in corso di ascesso facciale

    La pulpite può essere causata da differenti fattori, tra questi il più frequente è quello traumatico,
    in caso di frattura dell’elemento dentale con esposizione della polpa si ha una contaminazione della stessa da parte dei germi normalmente presenti in cavità orale.

    Questa infezione esita sempre in necrosi pulpare con coinvolgimento secondario delle strutture ossee chiamate periapicali in quanto vicine all’apice della radice ed al suo delta che è una struttura formata da piccoli canali nei quali passano i vasi ed i nervi pulpari.
    Questa infezione viene chiamata reazione periapicale ed è visibile radiograficamente.


    Lesione paro-endodontale

    La pulpite può determinarsi anche a seguito di un processo carioso che si approfondisce nella dentina oppure in seguito alla progressione della malattia parodontale che distruggendo l’osso alveolare può arrivare ad infettare la polpa progredendo attraverso il legamento parodontale.


    Lesione cariosa che si approfondisce nella polpa dentale

    Per la cura delle lesioni endodontiche sono disponibili diversi trattamenti: estrazione dell’ elemento dentale , terapia canalare ,apicectomia.
    La scelta del trattamento più idoneo al caso specifico è influenzata dalla possibilità di effettuare trattamenti più conservativi(terapia canalare,apicectomia),piuttosto che l’estrazione dentale.

    FISTOLE ORONASALI


    Le fistole oronasali di origine dentale sono molto spesso la conseguenza di forme di malattia parodontale in fase molto avanzata.


    Fistole oronasali a seguito di malattia parodontale

    Le sedi alveolari dei denti mascellari sono a ridosso delle cavità nasali e dei seni paranasali , quindi l’evoluzione della malattia parodontale , che determina la formazione di tasche ossee in prossimità di questi denti , favorisce in alcuni casi la comunicazione tra il cavo orale e le strutture nasali.

    A causa delle fistole avviene un passaggio di placca e cibo direttamente nel naso con conseguente sintomatologia , starnuti , scolo nasale monolaterale , distruzione dei turbinati facilmente visibile attraverso l’esame endoscopico delle cavità nasali.
    Le fistole oronasali non si risolvono spontaneamente in una guarigione , infatti l’epitelio delle cavità nasali invade molto rapidamente il canale fistoloso impedendo alle strutture dei tessuti molli palatali di chiudersi attraverso un processo cicatriziale.
    Le fistole oronasali di origine dentale possono manifestarsi sia in presenza del dente affetto da MP sia in assenza del dente , per questo la diagnosi si evince attraverso uno esame radiografico e clinico da effettuarsi con l’animale in anestesia.


    Immagine radiografica di un soggetto portatore di fistole oronasali multiple conseguenti a malattia parodontale

    Altre fistole oronasali possono determinarsi a seguito di eventi traumatici che coinvolgono le sedi alveolari o le strutture del palato duro o molle , in altri casi la comunicazione tra la bocca ed il naso si ha per difetti congeniti ( palatoschisi ).
    In tutti i casi la soluzione è chirurgica . Attraverso la creazione di lembi mucoperiostali si crea una chiusura ermetica del difetto , in questi casi anche una piccola soluzione di continuo dei lembi vanifica l’esito dell’intervento in quanto eventi pressori conseguenti al passaggio dell’aria tra la bocca ed il naso favoriscono la persistenza della fistola durante la fase cicatriziale dei tessuti coinvolti.


    Lembo chirurgico di trasposizione per la chiusura delle fistole oronasali

    In alcuni casi di palatoschisi grave , risulta estremamente difficile raccogliere abbastanza tessuto per la creazione del lembo da trasporre per la chiusura del difetto. In questi casi è possibile produrre degli apparecchi prostetici in resina che vanno a chiudere il gap tra le strutture palatali.

    Fonte www.odontovetroma.it/index.html
     
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